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Roma, funzionario Asl “chiude un occhio” su allevamento abusivo di cani: tre arresti per corruzione

Per chiudere un occhio sull’attività abusiva scoperta ai Castelli Romani si era fatto regalare costosi cani di razza, gli stessi che avrebbe dovuto tutelare. L’impresa, pubblicizzata sui social, vantava senza alcuna autorizzazione esclusivi cani in arrivo dall’Est Europa,è stata individuata dalle fiamme gialle durante un normale pattugliamento del territorio. Campanello d’allarme il numero di cani, oltre 300, che scorrazzavano in un giardino privato.

Prima dei finanzieri se ne era accorto un funzionario della Asl che però aveva taciuto sulle irregolarità dell’allevamento ricevendo in dono alcuni esemplari. Cani di razza appunto – Bulldog inglese e francese, Chihuahua e Alano – privi di pedigree e microchip, con un valore tra i 1.500 e i 2.000 euro l’uno. I due proprietari dell’allevamento abusivo e il dipendente pubblico sono ora agli arresti domiciliari per corruzione e falso. Proseguono invece gli accertamenti dalla guardia di finanza di Roma per ricostruire il giro d’affari dell’allevamento, sconosciuto al Fisco.