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Roma, Blitz di Ultima Generazione. Imbrattato il MITE. “Continueremo finché non sarà fissato un incontro pubblico”

Sono state inviate un numero cospicuo di email al Ministero e ai suoi collaboratori, per la precisione 26.000, le quali però non hanno ricevuto risposta.

“Continueremo con atti di disobbedienza civile finché non sarà fissato un incontro pubblico con Ministri e Presidente del Consiglio” così spiegano gli attivisti di Extinction Rebellion “Ultima Generazione – Assemblea Cittadina Ora!”, gli stessi che lo scorso dicembre avevano bloccato più volte la circolazione sul raccordo anulare e sulla tangenziale di Roma.

Oggi 14 persone sono entrate nel MITE, il Ministero della Transizione Ecologica scrivendo sulle pareti “Ministero della truffa” e “Ministero delle bugie”. Gli attivisti sono stati identificati dagli agenti del commissariato Colombo di polizia intervenuti alla Garbatella. Un blitz quello di Ultima Generazione fatto per chiedere che sia calendarizzato un incontro pubblico con il Presidente del Consiglio e alcuni ministri/e per parlare della situazione eco-climatica che sta impattando sulla vita della popolazione italiana. “L’azione è stata portata avanti da cittadine e cittadini preoccupati/e per l’inazione della politica partitica, e del Ministero deputato, nei confronti del collasso ecologico e climatico.”

Sono state inviate un numero cospicuo di email al Ministero e ai suoi collaboratori, per la precisione 26.000, le quali però non hanno ricevuto risposta. Per questo ecco la prima azione di imbrattamento. Molte delle persone che hanno preso parte ai blocchi stradali di dicembre, hanno violato il foglio di via da Roma per la decima volta. Sono anche consapevoli di rischiare condanne severe, ma “le persone che aderiscono alla campagna Ultima Generazione continueranno a ripetere atti di disobbedienza civile nonviolenta, finché i rappresentanti del governo (Draghi, Carfagna, Patuanelli, Cingolani, Giorgetti, Orlando) non concederanno loro un incontro aperto esponendo pubblicamente la posizione del governo in merito alla necessità di agire radicalmente per contrastare la crisi ecologica e climatica.” Per cui se l’incontro non avverrà, le persone saranno disposte a scendere in strada ancora più numerose.

Laura, una delle persone in strada, ha dichiarato:

“Da quando si è insediato il Ministero della Transizione Ecologica è stato un Ministero solamente “di facciata”, e ha portato avanti provvedimenti contrari ad una reale transizione e lontani dai bisogni della popolazione. Come cittadina preoccupata prendo parte a questi atti eclatanti di disturbo e imbrattamento per attirare l’attenzione sulle nostre richieste e chiedere un incontro con i Ministri. Con  le Assemblee Cittadine avrà inizio  un cambiamento culturale fondamentale per creare consapevolezza e ottenere maggiore democrazia, mettendo nelle mani persone comuni di diversa estrazione maggiore responsabilità per una transizione giusta ”