Home PRIMO PIANO E’ morto Tito Stagno: giornalista eclettico, fece vivere l’allunaggio agli italiani

E’ morto Tito Stagno: giornalista eclettico, fece vivere l’allunaggio agli italiani

“Ha toccato, ha toccato il suolo lunare!”.
Sono le 22 e 16 minuti del 20 luglio 1969, quando Tito Stagno, il telecronista scelto dalla Rai per seguire il primo allunaggio, scatena gli applausi in studio e più di una lacrima fra i milioni di occhi che lo guardano da casa, dai bar, ovunque sia possibile seguire le immagini televisive (la diretta registrò il 96% di share, un record ineguagliabile per la televisione italiana).  “No”, gli risponde una voce al di là dell’oceano, quella di Ruggero Orlando in collegamento da Houston: “non ha toccato”. E il battibecco tra i due giornalisti diventa in quel momento leggenda. E’ il fuori programma di una maratona televisiva che nell’immaginario collettivo ha scolpito il nome di Tito Stagno, giornalista radiotelevisivo scomparso all’etrà di 92 anni.

Tito Stagno arriva alla Rai nel 1954 insieme a personaggi del calibro di Furio Colombo, Gianni Vattimo e Umberto Eco.  Classe 1930, come quella di Neil Armstrong, dopo una fugace esperienza d’attore (nel 1943, interpreta “Marinai senza stelle” di Francesco De Robertis), si afferma presto come giornalista, di quelli che parlano solo se conoscono bene e quando non conoscono bene vanno sul posto a verificare. Con la luna Stagno ebbe sempre un legame particolare: prima della notte del 1969 raccontò il lancio della cagnetta Laika e la missione sovietica con il viaggio di Juri Gagarin; intervistò la prima cosmonauta, Valentina Tereshkova e nel 1965, la missione di Aleksej Leonov, il primo essere umano a uscire dalla navicella e a galleggiare nel vuoto cosmico (per 12 minuti e nove secondi). Per ben due volte, nel 1966 e nel 1971, incontrò Werner Von Braun, l’ex scienziato nazista che una volta naturalizzato statunitense, divento il realizzatore della missione Apollo. Ma nella sua lunga carriera Stagno, originario della Sardegna ma trasferitosi giovanissimo con la famiglia a Trieste e poi a Roma, ha dimostrato di essere un professionista eclettico, con una predilezione per il racconto sportivo: col trascorrere del tempo Tito Stagno raccontò Olimpiadi e Mondiali anche se per tutti, dopo quella sera del 1969, Stagno è – e rimarrà per sempre – la voce della Luna.