Home NOTIZIE ATTUALITÀ Green pass obbligatorio anche in tabaccheria: cosa cambia dal primo febbraio

Green pass obbligatorio anche in tabaccheria: cosa cambia dal primo febbraio

La marcia d’ avvicinamento all’estensione dell’obbligo di Green pass per quasi tutte le attività è iniziata ieri con parrucchieri, barbieri e centri estetici. Dal primo febbraio la certificazione verde sarà necessaria per tutto il resto, o quasi. Per fare shopping, un prelievo alla posta o un’operazione in banca sarà obbligatorio il Green pass base, ottenibile anche con un tampone negativo.

Il governo è al lavoro per decidere quali saranno le attività considerate ‘essenziali’ e quindi esenti dall’obbligo di certificazione verde. A supermercati, ipermercati, farmacie e parafarmacie, servizi per i quali non sarà necessario il Green pass, non verranno affiancate le tabaccherie. Dal primo febbraio per comprare un pacchetto di sigarette bisognerà quindi essere vaccinati o guariti dal Covid, o in alternativa sarà necessario mostrare un tampone negativo.

La conferma ufficiale arriverà solo nelle prossime ore, con la firma del nuovo Dpcm, ma l’esclusione delle tabaccherie dalle attività esenti sembra ormai scontata, nonostante il dibattito interno che ha animato la maggioranza. E tra i gestori filtra già scetticismo: “Questo creerà dei problemi – ci dice il proprietario di una tabaccheria di Testaccio, a Roma .- la vendita delle sigarette, l’attività principale, è un’operazione veloce”.

I clienti entrano, rimangono 30 secondi e se ne vanno – continua. – Quindi non so quale sarà l’utilità di chiedere il Green pass ad ogni cliente. Questa è un’attività toccata e fuga, i clienti non si fermano a consumare come succede ad esempio nei bar”, conclude.