Home NOTIZIE CRONACA Roma, “non curate bene mio fratello” e aggredisce personale Umberto I: denunciato

Roma, “non curate bene mio fratello” e aggredisce personale Umberto I: denunciato

Prima insulti e minacce al personale medico perché non curavano adeguatamente il fratello ricoverato. Poi calci e pugni contro la porta della stanza dove i sanitari avevano cercato rifugio. Protagonista dell’aggressione avvenuta ieri pomeriggio all’ospedale Umberto I di Roma, un 26enne egiziano che aveva puntato in particolare una dottoressa. L’uomo è stato denunciato dai carabinieri per danneggiamento aggravato e minacce. 

Escalation di violenza durante le feste

Un episodio di violenza non isolato, denuncia il sindacato degli infermieri Nursing Up. Personale aggredito, preso a pugni e morsi o minacciato con un cacciavite come avvenuto nel giorno di Santo Stefano al Policlinico Umberto I.

Tra Natale e Capodanno spiega Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up c’è stata “una nuova vergognosa escalation di violenza ai danni dei nostri infermieri, impegnati da alcune settimane in una nuova delicata battaglia per fronteggiare una variante del Covid, Omicron”.

Paziente stacca a morsi una falange all’infermiera

“Il San Giovanni Addolorata e il Policlinico di Tor Vergata – prosegue – si sono trasformati in veri e propri ring nei giorni di festa, presi d’assalto da malati e pazienti decisamente ‘fuori controllo’. Il bollettino di guerra è da brividi, si fa fatica solo a immaginare che tutto questo possa accadere in luoghi ‘sacri’, dove l’impegno comune dovrebbe essere, come non mai in questo delicato frangente, quello di agevolare i professionisti della sanità nel fronteggiare la crescita esponenziale dei ricoveri”.

Tra le vittime una infermiera del San Giovanni, “a cui un paziente ha addirittura strappato una falange a morsi – denuncia De Palma-. Un operatore sanitario che a Tor Vergata è stato ripetutamente colpito con pugni al torace fino a cadere a terra e fratturarsi un arto, riportando due settimane di prognosi. Questi sono i fatti che ci riferiscono i nostri referenti locali, veri e propri episodi ai confini della realtà”.

“Ora basta – conclude De Palma -, questi incivili sono degni di stare nelle patrie galere, e le aziende sanitarie che non tutelano la sicurezza dei propri infermieri ne risponderanno in Tribunale. Siamo pronti a costituirci parte civile a fianco dei colleghi vessati”.