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Super green pass per prendere il caffè al bancone dei bar, i gestori protestano: “Così scoraggiano i clienti”

LA SICILIA IN ZONA GIALLA RIAPRONO RISTORANTI E BAR CON CONSUMAZIONE AI TAVOLI ALL'APERTO, ARANCINI

Caffè sì, ma solo col Super Green pass. Dal giorno di Natale per consumare al bancone del bar è necessario essere vaccinati o in alternativa essere guariti dal Covid da meno di sei mesi. Portafogli e cellulare, la fila alla cassa ora si fa così. Spetta al barista o al titolare del locale scannerizzare il Green Pass e accertarsi che sia valido.

Se scatta il bip, accompagnato dalla classica scritta verde, si può bere il caffè al bancone, altrimenti ci si può accomodare ai tavoli all’aperto o portare via la propria consumazione. Dopo i giorni di magra dovuti alle feste, i bar sono tornati a riempirsi. E di conseguenza sono arrivate le prime difficoltà. Tra lunghe file prima di avere un caffè o un cappuccino e rallentamenti alla cassa, il lavoro va a rilento.

Tra i gestori dei bar c’è chi ha paura che questa nuova misura scoraggi i clienti: “Bere un caffè richiede 10 secondi. Chiedere il Super green pass rafforzato in questo caso ci toglie soltanto la clientela. Rallenta il lavoro e toglie l’abitudine di andare a prendere un caffè”, dice il proprietario di un bar a Testaccio.

Nei bar e ristoranti i controlli sono già partiti: i trasgressori rischiano una multa da 400 a 1.000 euro. Gli esercenti protestano, soprattutto in previsione del ritorno in ufficio e a scuola, quando i bar saranno presi d’assalto dai clienti: “La norma è giustissima, ma rallenta il lavoro – dice una dipendente di un bar a Piazza Testaccio. – Perché quando abbiamo il bar pieno si creano dei disagi notevoli, tutti a discapito del cliente”.