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Capodanno, feste clandestine e rave: i controlli passano dai social network

Niente feste in piazza e concertoni, chiuse anche discoteche e locali da ballo. A Capodanno la musica farà da sottofondo a serate in famiglia o tra pochi intimi, e i classici balli di gruppi saranno consentiti solo tra amici stretti. Anche l’ultimo dell’anno fa i conti con le misure introdotte dal governo per contrastare l’aumento dei contagi da Covid.

Il ‘decreto festività’ firmato il 23 dicembre impone regole precise per evitare assembramenti incontrollati la notte di Capodanno. Ma il rischio che nei locali che organizzano il veglione a un certo punto della serata i commensali si riversino al centro della sala per aprire le danze esiste, per questo i controlli saranno stringenti.

L’attenzione delle forze dell’ordine si sposterà sulla rete e sui social network, dove è già partito il tran tran di serate musicali organizzate con tanto di Dj, o rave clandestini in luoghi che saranno svelati solo all’ultimo minuto. Gli agenti sono pronti a intervenire anche in caso di cene a serrande abbassate organizzate dai ristoranti.

Da oggi intanto saranno rinforzati a Roma i controlli sui mezzi pubblici, dove, a partire da giovedì scorso, è in vigore l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2. Ma a conoscere la nuova misura sembrano essere ancora in pochi. Negli ultimi giorni su bus, tram e metro, ha resistito una netta prevalenza di mascherine chirurgiche. Il contro per i trasgressori è molto salato: chi salirà a bordo di mezzi Atac e Cotral senza le protezioni più avanzate rischia una multa da 400 euro.