Banchi rotti, porte spaccate, muri scritti, canestri e distributori devastati. Per non parlare del cumulo di rifiuti lasciati lì dopo le occupazioni. Oltre 50 scuole occupate dagli studenti romani con migliaia di euro di danni. Scenari a dir poco apocalittici che includono cattedre lanciate dalle scale, finestre sfondate e la lista continua.
Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Mario Rusconi, ha parlato di una media di 10mila euro a scuola per danni fino ad un totale di 500mila euro. E continua raccontando dei 17 computer rubati al Russell “dove è stata rotta anche la Lim utilizzata da una ragazza ipovedente ai compiti in classe buttata nell’acqua”. Adesso chi sarà a pagare i danni? “Al termine dell’occupazione occorrerà che chiediate a chi è stato identificato di risarcire la spesa per la sanificazione della scuola assieme a ogni eventuale danno”, ha detto Rocco Pinneri, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio. In sostanza, chi rompe paga e non solo. A fine anno gli occupanti dovranno fare i conti anche con il voto in condotta che sarà soggetto a misure disciplinari previste dal regolamento interno di ciascuna scuola.