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Roma, Calenda lascia il Consiglio comunale: “Incompatibile con il lavoro di europarlamentare e leader di partito”

L’Assemblea capitolina perde un altro protagonista della corsa al Campidoglio vinta lo scorso ottobre dal centro sinistra con Roberto Gualtieri. Dopo l’addio di Enrico Michetti, oggi è arrivato l’annuncio di Carlo Calenda: il leader di Azione è deciso a dimettersi dal consiglio comunale di Roma per lasciare il posto a Francesco Carpano che ha coordinato il programma della lista. Per Calenda la presenza in Assemblea capitolina è “incompatibile con il lavoro di europarlamentare e leader di partito”. Una decisione, in caso di sconfitta, già comunicata agli elettori in campagna elettorale, rafforzata inoltre dall’esperienza vissuta negli ultimi  mesi. “L’organizzazione in consiglio è assurda – ha spiegato Calenda a Radio Capitale – riunioni decise con pochissimo anticipo e ritardi incomprensibili”. Come per le votazioni: “La prima volta eravamo in 4 all’orario stabilito”. Insomma un lavoro a cui dedicarsi al 100 per cento e il manager deve pensare anche all’incarico al parlamento europeo e al partito. E se Calenda aveva preparato la base a un probabile forfait, la decisione di Michetti è stata inaspettata. Due settimane dopo la debacle al ballottaggio il candidato del centrodestra ha scelto di lasciare il posto in consiglio per tornare a fare il civico. Oggi dei quattro big che si sono sfidati per il Campidoglio rimangono solo il vincitore e l’ex sindaca Virginia Raggi.