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Sciopero generale, le voci della piazza e le richieste delle categorie

Marina: "continuo a lottare e a fare di tutto perché credo nel futuro, credo nella forza dei lavoratori"

Una Piazza del Popolo tinta di rosso e di blu per le bandiere che sventolano della CGIL e della UIL. Tantissimi i lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale in segno di protesta nei confronti di una riforma considerata insoddisfacente e che verrà approvata entro il 31 dicembre.

«Siamo qui perché come navigator i nostri contratti di collaborazione scadono il 31 dicembre ed è necessario garantire la continuità occupazionale» – Edoardo Scialis, navigator

«Siamo qui oggi per far capire a questo governo che non stiamo scherzando ma stiamo facendo una battaglia su queste cose che sono di valore per noi fondamentali» – Arnaldo Schioppa, Uiltec

«Siamo qui per dare voce al disagio sociale» ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini. «Quello che divide il Paese non è lo sciopero generale ma l’evasione fiscale, la precarietà sul lavoro, l’ingiustizia verso le classi più disagiate» e così anche i lavoratori stessi si sono espressi in difesa dell’eliminazione delle disuguaglianze.

«Dopo che ha parlato il segretario generale della CGIL, non credo ci siano altre parole. Ho le lacrime agli occhi perché so cosa significa lavorare e so che futuro lascio alle persone che sono più giovani di me, ma continuo a lottare e a fare di tutto perché credo nel futuro, credo nella forza dei lavoratori, credo in chi fa un lavoro dignitoso, credo a questo popolo che è un popolo per bene. Lottiamo e ce la faremo! » – Marina, FILCAMS

Uno sciopero generale a cui hanno aderito tantissimi lavoratori, soprattutto i metalmeccanici con l’80%. Non solo a Roma il numero è stato più che soddisfacente per le due sigle sindacali che dal palco hanno visto la piazza gremita di persone, ma anche da Milano, Bari, Palermo e Cagliari.