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Tanti controlli e poche multe, il bilancio del primo giorno di Super Green pass

CORONAVIRUS COVID 19 OBBLIGO DI GREEN PASS SUI MEZZI PUBBLICI

Biglietto e Green pass, il kit del perfetto viaggiatore si è aggiornato. Da ieri è scattato l’obbligo di certificazione verde anche sui mezzi pubblici. Per salire su bus, metro e tram è necessario dotarsi della versione base del Green pass, ottenibile con un tampone rapido o molecolare. Una novità che ha modificato anche la rete dei controlli sui viaggiatori.

Il primo multato a Roma, controllato a Piazzale Flaminio, è stato un uomo di 50 anni. Per lui è scattata una sanzione salata da 400 euro. Gli agenti di polizia, carabinieri e municipale, assistiti dagli addetti delle società di trasporto, hanno unito le forze per avviare i controlli ai tornelli delle metro, nelle stazioni più affollate e in alcuni casi in entrata e in uscita dai mezzi pubblici.

Un compito difficile, vista l’enorme numero di pendolari che ogni giorno sale sui mezzi pubblici di Roma, reso ancora più complicato dall’assenza di direttive sulla modalità d’ingaggio dei verificatori. Atac, con una nota diretta ai suoi dipendenti, ha fatto sapere che l’avvio dei controlli è partito nonostante mancassero direttive precise.

Nella sola giornata di ieri i 70 controllori della municipalizzata romana hanno effettuato 1.500 verifiche ai capolinea e ai tornelli delle metro. Sono state una trentina le persone senza Green pass allontanate prima di salire sui mezzi. Circa 4.000 invece i controlli effettuati dalle 100 unità della polizia locale: le persone multate a fine serata erano una decina.

I controlli da ieri sono scattati anche per i gestori e i clienti di bar e ristoranti: per consumare all’interno dei locali è necessario dotarsi di Super Green pass, che si ottiene solo con vaccinazione o guarigione dal Covid. E’ stato chiuso per 5 giorni un bar nel quartiere Tiburtino perché il titolare e due commesse sono state trovate senza certificazione verde. Per il resto sono state poche le sanzioni necessarie.