Gli attivisti di Extinction Rebellion hanno bloccato il Grande Raccordo Anulare dalle 8 di questa mattina fino alle 10 tra le uscite 8 e 9, creando una coda di 4km. Un gesto fatto per chiedere un’azione immediata da parte del governo di fronte alla crisi climatica ed ecologica che si sta vivendo e che sarà sempre più evidente. Due le richieste a gran voce: che entro il 2022 il governo sia guidato e indica decisioni dell’Assemblea di Cittadini e Cittadine nazionale deliberativa sulla giustizia climatica ed ecologica; altra richiesta, un incontro con alcuni dei rappresentanti del governo per discutere apertamente sul futuro dell’Italia e su una maggiore partecipazione democratica per fermare l’ecocidio in corso. Come si legge sul comunicato, “Il blocco del GRA è proseguito finché la polizia, i carabinieri e la digos non sono intervenuti prendendo di peso attivisti e attiviste, portandoli via”, ma loro stessi hanno dichiarato che una volta rilasciati continueranno nella loro lotta.
Sugli striscioni si leggeva: “Emergenza Climatica ed ecologica – Assemblee Cittadine ORA – Ultima Generazione – Extinction Rebellion”. Un’azione, questa, che ha dato il via ad una campagna che continuerà ad oltranza: “Ultima Generazione – Assemblee Cittadine ORA!” di Extinction Rebellion che va bene oltre il confine italiano. Queste azioni si inseriscono in un panorama internazionale in cui si riportano in auge patiche di disobbedienza civile nonviolenta per il tema della crisi eco-climatica. Di fatto in Svizzera Gugliermo Fernandez ha perso più di 16 chili facendo lo sciopero della fame per chiedere al parlamento svizzero un incontro sulla crisi climatica ed ecologica. Ancora nessun segno.
