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Consumo di suolo a Roma, 70 mila ettari perduti. E coste a rischio

Consumo del suolo ed erosione delle coste: in tutto il Lazio, e a Roma in particolare, è crisi. Secondo gli ultimi dati Ispra, nella provincia romana sono andati persi 70mila ettari. Nelle ore in cui cade la giornata mondiale del “Consumo di Suolo”, appuntamento istituito dalla Fao, emerge come, in Italia, nell’ultimo anno il territorio si stia trasformando troppo rapidamente a causa delle crescenti coperture artificiali che hanno riguardato altri 56,7 km2 , cioè più di 15 ettari al giorno. Un incremento che fa perdere all’Italia circa 2 metri quadrati di suolo ogni secondo, con gravi danni per le aree naturali e agricole.

Nello specifico, le maggiori criticità si palesano in Lombardia e Veneto, ma negli ambiti metropolitani è Roma a conquistare la maglia nera. Su 139.500 ettari di territorio di territorio consumato nel Lazio, quasi 70mila sono della provincia capitolina, con un incremento di 271 ettari di nuovo suolo artificiale. Nella sola Roma si sono consumati 123 ettari, più della metà del totale, con dati pessimi per Fiumicino, 23 ettari, e Guidonia, 25. Un danno anche economico, considerati i fondi del PNRR, che sfiorano i 100 miliardi di euro secondo ISPRA. Un’inversione di tendenza sarebbe il riutilizzo degli edifici abbandonati, limitando la consumazione e gli sprechi di suolo.

Non sorridono, poi, neppure le coste. A causa dell’erosione, la spiaggia di Ostia sta letteralmente sparendo: lidi a rischio, crolli di intere tratte e mareggiare terribili a minacciare aree balneari, storici manufatti e interi lungomare. Già messe in sicurezza dai militari alcune strutture del centro ostiense, ma la spiaggia antistante è del tutto scomparsa o quasi. Già a Maggio era crollata una piscina di un dopolavoro Atac, ma negli ultimi 6 mesi la situazione è peggiorata.

Federbalneari Lazio ha chiesto a Zingaretti idee per proteggere il “Mare di Roma”, tra rilancio turistico e idee per la difesa della costa. Dal progetto del 2014, archiviato a seguito dei rischi per spiagge di levante, come Capocotta e Castelporziano, riserva naturale statale del litorale romano, per la rigenerazione della costa di Ostia, e non solo, lungomare attende un progetto sostenibile sul piano paesaggistico, ambientale ed economico. Nel mentre, l’erosione continua, tra cambiamenti climatici, a divorare il patrimonio litorale.