Home PRIMO PIANO Pedaggio A24, a gennaio previsto l’aumento: sindaci e cittadini protestano

Pedaggio A24, a gennaio previsto l’aumento: sindaci e cittadini protestano

Dal primo gennaio 2022 il costo dei pedaggi delle autostrade A24/A25, che collegano il Lazio all’Abruzzo, potrebbe aumentare del 36%. Lo ha annunciato ad ottobre il concessionario Strada dei Parchi alla Camera dei Deputati. Da allora, nonostante i continui solleciti da parte dei sindaci dei comuni delle due Regioni, non c’è stato ancora l’incontro previsto a metà novembre per trovare una soluzione.

In 14 anni le tariffe delle due autostrade sono aumentate del 187%, e tra poche settimane potrebbero subire un’ulteriore impennata. Un’eventualità che i sindaci dei comuni di Lazio e Abruzzo vogliono evitare, tanto che, per far sentire le loro ragioni, mercoledì hanno organizzato un sit-in sotto la sede del ministero dei Trasporti, a Roma.

Non possiamo permettere che si gravi sulle tasche dei cittadini in questo modo”, ha detto Riccardo Varone, Presidente Anci del Lazio. E al coro dei 30 sindaci che si sono ritrovati nella Capitale, si aggiunge quello dei cittadini romani, soprattutto quelli residenti nei quartieri nel quadrante Est della città.

Circa 260.000 romani, infatti, sono costretti ogni giorno a pagare un pedaggio autostradale per rientrare nel proprio quartiere. Il cosiddetto “tronchetto urbano dell’A24”, che si snoda tra Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini, è una tassa fissa dal 2007 per i residenti di Roma est. L’alternativa esiste ed è la Collatina, ma le interminabili file scoraggiano spesso i residenti, costretti a pagare più di 1 euro. Al momento la promessa del neo sindaco Gualtieri di eliminare il casello dell’A24 è caduta nel vuoto, così come l’emendamento che prevedeva l’esenzione del casello è sparito dall’ultimo decreto legge Insfrastrutture.