Home NOTIZIE CRONACA Omicidio di Borgo Montello: nuovi scenari e ricostruzioni

Omicidio di Borgo Montello: nuovi scenari e ricostruzioni

la struttura sequestrata dalla Polizia Locale di Roma Capitale a Ponte Galeria

Emergono nuovi scenari sull’oscura vicenda della gang degli indiani che a Borgo Montello ha consumato la feroce azione di gruppo costata la vita a Sumal Jagsheer, il bracciante agricolo indiano di 29 anni che aveva organizzato una festa in occasione della nascita del figlio nel Paese d’origine.

Jiwan Singh, il commerciante di 38 anni arrestato per aver pianificato l’agguato mortale e capeggiato il commando di picchiatori, aveva chiaro in mente chi doveva pagare con la violenza l’affronto di non avere rispettato il suo potere all’interno della comunità: un modus operandi che, a quanto emerge, era consolidato.

Chi denunciava finiva nella lista nera. Il silenzio che arriva dal Tribunale del Riesame lascia intendere che l’impianto accusatorio nei confronti della gang indiana, coinvolta nell’omicidio abbia tenuto. Manca l’ufficialità, ma la posizione di Jiwan Singh con l’accusa di omicidio, sarebbe aggravata dalla posizione di leader carismatico del gruppo che ha fatto irruzione in un casolare in via Monfalcone a Borgo Montello e ha ucciso.

Gli elementi raccolti sono molto concreti. Sarebbe emerso che l’uomo aveva intenzione di lasciare l’Italia per far perdere le proprie tracce. Il legale di Jiwan ha impugnato il provvedimento cercando di scardinare le accuse: ma secondo la ricostruzione della Polizia, la sera del 30 ottobre Jiwan  era in prima linea nella spedizione punitiva e avrebbe dato ordini chiari ai connazionali. Da testimonianze, emergerebbe il clima di soggezione e paura in tutta la comunità indiana.