Nuova puntata della telenovela legata alla pulizia straordinaria di Roma e l’accordo con i dipendenti di Ama. Nel braccio di ferro fra Ama e sindacati, con l’amministrazione Gualtieri sullo sfondo, l’aria che tira sembra cambiare di giorno in giorno in un verso o nell’altro. Dapprima, era stato l’ormai celebre bonus da 360 euro per i netturbini a prendere le luci della ribalta, incentivo sostanzioso per compensare l’impegno straordinario durante l’operazione decoro. La magagna però non ha tardato a palesarsi, sotto forma di paletti a delimitare il benefit: da un lato, Ama ha bloccato le ferie per i dipendenti rimandando a gennaio quelle già concordate, dall’altro il malumore scaturisce da un testo dell’intesa che lasciava troppo spazio alle interpretazioni. In verità, la questione delle assenze è stata ben chiarita: nel periodo dal 22 novembre al 9 gennaio, sarà previsto per i netturbini un bonus a scalare: cifra massima per chi non farà assenze, di qualunque tipo, fino ad azzerarsi in caso di più di 5 giorni di assenza. Soldi in busta paga, quindi, che dovrebbero essere elargiti in base alle presenze e a prescindere dalla buona o cattiva riuscita dell’operazione di pulizia voluta da Gualtieri. Un aspetto che anima il dibattito politico, nel quale è soprattutto la Lega con il senatore William de Vecchis a condannare l’accordo.
