Il problema è ben noto ormai da tempo, e per la verità anche le risorse economiche per fronteggiarlo sono state stanziate da anni da parte della Regione. Eppure, il fenomeno dell’erosione sul litorale nord di Roma rischia di aggravare ulteriormente i già evidenti danni, considerando che per rimediare ci vorrà almeno un altro anno. A Ladispoli e comuni limitrofi i gestori degli stabilimenti sono in allarme, e attraverso i rappresentanti di Assobalneari potranno partecipare domani pomeriggio ad un importante vertice sul tema in aula consiliare con il sindaco Alessandro Grando. Nell’occasione sarà illustrato il progetto, complesso ed imponente, che consisterà soprattutto nell’installazione di barriere dalla parte nord di Torre Flavia fino all’altro versante di Marina di Palo Laziale. Il costo è stato già finanziato dalla Regione Lazio, pari a 6 milioni e 200mila euro; eseguiti anche tutti gli studi specialistici necessari di geologia, archeologia e morfodinamica costiera. I balneari, quindi, attendono soltanto di conoscere i tempi, che non saranno però celeri. L’apertura del cantiere è prevista non prima dell’estate del 2023: vale a dire che per un altro anno e mezzo, come minimo, si potrà solo sperare in una maggiore clemenza degli agenti atmosferici.
