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Roma, quanto è difficile pulire Roma: tutte le grane che frenano i sogni di Gualtieri

Un problema, quello dei rifiuti, che potrebbe essere in parte risolto grazie a le Ama di municipio, il cui iter è già stato avviato.

L’emergenza rifiuti è tutt’altro che superata. A Roma è ormai comune vedere cassonetti stracolmi di immondizia che impediscono il passaggio sui marciapiedi. Per non parlare poi del cattivo odore che proviene dai cumuli di indifferenziata abbandonata per terra per giorni. Ma questo è solamente il punto di arrivo di una serie di problemi accumulati da troppo tempo, proprio come accumulata è l’indifferenziata che aumenta di giorno in giorno. Questo perché si fatica nella raccolta di questo tipo di rifiuti a causa della scarsa disponibilità di squaletti e macchine “madre” con cui trasportare l’immondizia fino al Tmb di Rocca Cencia. Tanti sono i problemi che minano il decoro della città e che mettono i bastoni tra le ruote al sogno del sindaco Gualtieri di pulire la Capitale entro Natale.

Un problema, quello dei rifiuti, che ha gravato per anni sulla città, ma che potrebbe essere in parte risolto grazie ad una promessa fatta dal primo cittadino in campagna elettorale, ossia realizzare le Ama di municipio il cui iter è già in corso. Non una novità per i cittadini romani perché anche la sindaca precedente, Virginia Raggi, aveva avviato un progetto simile, ma senza successo. Si prevede un “processo di ristrutturazione su base territoriale della governance tecnico-amministrativa dell’azienda mediante la costituzione di 15 distinte Ama di municipio, ognuna delle quali avrà a capo un dirigente”, così Ama spiega in una nota stampa, cercando quindi di gestire in maniera diversa quello che fino ad ora non sembra aver dato i giusti risultati.