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Gualtieri alla rivoluzione dei parcheggi: “Fino a centomila posti auto e più trasporti”

la revisione rimane obbligatoria in Italia, diversamente dalla Francia

Il proposito è sicuramente nobile: aumentare il numero dei posti auto in una città soffocata dal traffico e dove trovare un posto – anche a pagamento – è impresa da guinness. Ma il nuovo piano parcheggi, cui la giunta Gualtieri sta lavorando in questi giorni e di cui iniziano a trapelare le prime indiscrizioni, rischia di alimentare grandi aspettative e altrettante disillusioni.

Più stalli ma anche più cari
Il motivo è semplice: non è materialmente possibile creare nuovi posti auto, come conferma il fatto che ormai ogni spazio – dal marciapiede alle aiuole – oggi viene utilizzato per lasciare le auto in sosta. E infatti il progetto allo studio del neoassessore Eugenio Patané prevede di incrementare gli stalli a pagamento, quelli cioè con le strisce blu: attualmente ce ne sono 70mila, l’obiettivo è portarle a centomila probabilmente andando a rosicchiare i parcheggi oggi gratuiti che sono soprattutto nelle zone periferiche. Mettere una tariffa di sosta – è la tesi del campidoglio – non significa voler far cassa ma mettere ordine e garantire la rotazione dei parcheggi anche se allo studio c’è effettivamente un rincaro delle tariffe. Per gennaio, la giunta poi intende rivedere anche la ZTL con l’obiettivo di rafforzarla, nonostante le proteste dei commercianti degli ultimi anni.

Il nodo dei trasporti
Uno degli scogli principali però riguarda il trasporto pubblico: per decongestionare Roma dal traffico e non vanificare gli intenti del piano parcheggi, occorre abituare tutti – residenti e visitatori – a usare di più metropolitane e mezzi di superficie che però non godono di grande fiducia presso l’opinione pubblica. Per questo il Campidoglio sta già ipotizzando un potenziamento dei servizi sulle tramvie e le metropolitane, ma anche sui treni extraurbani anche se in questo caso sarà fondamentale la collaborazione con la regione. Insomma, un nuovo ambizioso capitolo che si aggiunge alle altre priorità già inserite nel libro dei sogni cui il sindaco Gualtieri sta già lavorando dal giorno dell’insediamento tra rifiuti e lotta al degrado: la speranza, per il bene di Roma, è che qualcosa alla fine si concretizzi davvero