Strade chiuse e presidiate, più di 6.000 agenti delle forze dell’ordine impiegati, no fly zone sui cieli romani e tiratori scelti appostati sui tetti. Così Roma si prepara al G20 di sabato e domenica 30 e 31 ottobre. La Capitale si blinda e studia il piano per ospitare 35 delegazioni in arrivo da tutto il mondo in concomitanza con due manifestazioni in programma sabato: il corteo indetto da Friday for future che porterà nelle vie del centro almeno 5.000 persone, e un sit-in organizzato dal Partito Comunista contro il governo Draghi.
Le prime misure sono scattate ieri, con il divieto di sosta in tutte le strade adiacenti a Villa Taverna, in zona Parioli, che ospiterà la coppia presidenziale degli Stati Uniti. Oggi alcune strade sono state deviate per il G20 delle Finanze in programma al Salone delle Fontane. Da domani i divieti si faranno più stringenti: il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha firmato un’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole a partire dalle 16.00 di venerdì.
A partire da sabato, e per 48 ore, l’Eur, sede della Nuvola che ospiterà il convegno, diventerà zona off-limits. Saranno attivati 19 varchi e potrà passare solo il personale impegnato nel vertice, i residenti e chi deve recarsi al lavoro. Nel cielo del Centro Convegni la Nuvola non volerà nemmeno un areo, per 48 infatti il traffico aereo è stato interdetto. A sorvegliare la zona saranno impiegati almeno un migliaio di uomini, compresi i tiratori scelti appostati sui tetti del quartiere.
Anche il trasporto pubblico subirà pesanti modifiche all’Eur e nelle zone centrali della Capitale. Da sabato verranno chiuse fino alle 6 di lunedì quattro stazioni della metro B: Eur Fermi, Eur Palasport, Eur Magliana e Laurentina. Chiuse anche le stazioni metro Repubblica, Colosseo e Circo Massimo. Deviate inoltre diverse linee del trasporto pubblico tra centro e l’Eur fino a lunedì prossimo.
