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Omicidio Willy Montero, Enpa e Lav contro i Bianchi: “Hanno maltratto e ucciso animali”

Animali maltrattati, picchiati selvaggiamente e poi uccisi con crudeltà: Marco e Gabriele Bianchi, i fratelli in carcere per l’uccisione a Colleferro di Willy Montero, ora devono difendersi anche dalle accuse che l’Enpa e la Lega Antivivisezione intendono contestar loro con due denunce per maltrattamento.

Video e foto raccapriccianti
Tutto nasce da video e fotografie trovate dagli inquirenti nei telefoni dei due imputati: nel materiale si vedono i due fratelli accanirsi con crudeltà su alcuni animali, in particolare su un uccello e su una pecora. Scene raccappriccianti che ora i rappresentanti delle due associazioni animaliste vogliono utilizzare come prova in un procedimento giudiziario contro i due giovani: “Abbiamo messo in campo il nostro ufficio legale – spiega la presidente dell’Enpa Carla Rocchi – non solo perché è giusto che questi esseri disgustosi paghino anche per questi orribili reati, ma anche perché ancora una volta emerge una realtà che l’Enpa solleva da sempre in tutti i fori e di cui si parla ancora troppo poco: coloro che torturano e uccidono gli animali sono le stesse persone che poi si scagliano con violenza sugli esseri umani. E’ ora che venga riconosciuta la pericolosità sociale delle persone che maltrattano e uccidono gli animali”.

“Chi usa violenza sugli animali lo fa anche sugli uomini”
E per l’Ente Nazionale Protezione Animali questa similitudine non è soltanto una suggestione: nella letteratura scientifica internazionale il maltrattamento e l’uccisione di animali sono condotte riconosciute come indicative di pericolosità sociale. Un’indagine di Link Italia e Corpo Forestale dello Stato su un campione di 687 detenuti, ha evidenziato che il 68% degli autori di reato per lesioni e maltrattamento in famiglia ha maltrattato o ucciso animali da adulto. Un dato che dovrebbe far riflettere e che gli animalisti ritengono fondamentale per un cambio di consapevolezza nell’opinione pubblica: “In Italia invece – evidenzia il presidente di Enpa – si fa fatica ad affermare questo principio di correlazione e occorre battersi nei tribunali e nella società per contrastare la mentalità dominante, retrograda e socialmente pericolosa del ‘tanto sono solo animali’. Ma è chiaro che continuare a non riconoscere la gravità del maltrattamento di animali come orribile atto in sé e come specifico indicatore di pericolosità sociale significa, a livello sociale, ignorare un bomba ad orologeria che sta per scoppiare”. Oltre all’Enpa anche la Lega anti vivisezione presenterà una denuncia alla alla Procura della Repubblica di Velletri.