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Aeroporto di Ciampino, il Consiglio di Stato conferma: “Meno rumore e meno aerei”

Via libera al piano antirumore che, limitando i decibel consentiti nell’area dell’aeroporto di Ciampino, dovrebbe restituire un po’ di serenità ai residenti della zona, da anni sul piede di guerra. Il Consiglio di Stato infatti ha confermato la sentenza del TAR del Lazio rigettando l’appello che alcune compagnie aeree low cost avevano presentato per chiedere l’annullamento del piano contro le emissioni sonore dell’area aeroportuale.

Meno rumore, dunque meno aerei 
Una svolta importante dato che la diatriba legale aveva di fatto bloccato quanto disposto con decreto dal Ministero dell’ambiente nel 2018: ridurre l’impatto dell’inquinamento acustico e, di conseguenza, anche il numero di aerei che decollano o atterrano ogni giorno dalla pista lazionale. Oltre ai residenti, che da tempo chiedevano il rispetto del provvedimento ministeriale, la pronuncia del Consiglio di Stato fa esultare le associazioni green: “Finalmente il Piano Antirumore è pienamente operativo – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio –: vogliamo ringraziare su tutti il Comitato Riduzione Impatti Aeroporto di Ciampino che su questa battaglia non ha mai mollato, costruendo un argine fondamentale contro chi per troppo tempo ha agito prevaricando norme e regole, e il Comune di Marino che si è costituito in giudizio contrastando Ryanair”.

Un precedente di valenza nazionale
Soddisfatto anche Mirko Laurenti, presidente del circolo Appia Sud il Riccio di Marino, che ha sempre caldeggiato il provvedimento, ma pure il consigliere regionale Marco Cacciatore (EuropaVerde): “Ancora una volta – commenta l’esponente ambientalista – è stata affermata l’esigenza di una Comunità che da anni si stringe intorno a un obiettivo comune. Oggi è definitiva la riduzione prevista dal Decreto Costa e come parte di questa Comunità partecipo ai festeggiamenti”. Ancora non è chiaro quali ripercussioni ecomoniche provocherà il ridimensionamento dell’aeroporto di Ciampino sul piano occupazionale e commerciale ma la sentenza della Corte di Stato avvalla una strategia che ritiene la salvaguardia del territorio e della sua vivibilità strettamente correlata al contenimento del numero voli e del rumore a Ciampino ma anche in alcuni territori limitrofi come Marino ed i quartieri extra GRA del Municipio VII. Ma – esultano gli ambientalisti – quest’ultima sentenza sarà strategica per tutti quelle zone dove gli aeroporti locali spesso si sono trasformati in enormi hub delle low-cost, senza alcuna pianificazione urbanistica e sulle spalle dell’ambiente e della vivibilità.