Home NOTIZIE CRONACA Roma, ennesima morte sul lavoro: operaio precipita da 25 metri

Roma, ennesima morte sul lavoro: operaio precipita da 25 metri

Ancora un infortunio mortale sul lavoro e ancora nel settore edile che, nel Lazio come nel resto d’Italia, ogni anno paga un numero altissimo di vittime. L’incidente è avvenuto poco dopo le 13 a Roma in un cantiere in viale America, in zona Eur: la vittima, che stava lavorando sulle Torri Ligini, conosciute come Torri dell’Eur o Torri delle Finanze, è un operaio di 47 anni che è precipitato da un’impalcatura all’undicesimo piano.

Un volo di 25 metri senza scampo
La Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo e la dinamica dell’accaduto dovrà essere accertata dagli inquirenti: secondo una prima ricostruzione, però, l’operaio stava lavorando su un cestello agganciato ad alcune funi ad oltre 25 metri di altezza quando, per cause da stabilire, la piattaforma aerea si sarebbe sganciata ribaltandosi su un fianco e facendo precipitare il lavoratore nel vuoto. Inutili le operazioni di soccorso: per l’operaio, un uomo di 47 anni residente a Roma, non c’era più nulla da fare. Le indagini dovranno accertare se il manovale avesse rispettato tutte le misure di sicurezza, a cominciare dall’imbragatura che avrebbe dovuto legarlo all’impalcatura come prevedono le leggi sulla sicurezza del lavoro. Sul corpo della vittima potrebbe essere disposta l’autopsia, per escludere altre ipotesi come quella di un malore.

La protesta dei sindacati, il cordoglio della politica
Per i sindacati questa è l’ennesima tragedia sul lavoro da condannare: dall’inizio dell’anno nel solo settore edile si contano già cinque morti nella capitale che diventano nove se si allarga il raggio di azione a tutta la regione. Fillea Cgil chiede che sia fatta piena luce: “E’ presto per emettere sentenze ma la dinamica ricorda molto quanto accaduto a Vigna Murata lo scorso anno – denuncia il segretario Benedetto Truppa -: il lavoro che la vittima stava eseguendo richiede una formazione professionale specializzata e per questo motivo verificheremo se era stato adeguatamente formato. Ma anche la politica è intervenuta sollecitando interventi drastici. E’ il caso del premier Mario Draghi che oggi, prendendo spunto proprio dall’incidente di Roma e da altri episodi avvenuti in altre regioni, ha annunciato più controlli e pene più severe ma anche dei rappresentanti delle istituzioni locali a cominciare da Claudio Di Bernardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio: “Si tratta di una vera e propria strage che ci chiama tutti ad una presa di coscienza e soprattutto ad una assunzione di responsabilità che non può ammettere distrazioni. Serve più determinazione da parte di tutti gli attori e, vista la situazione, occorre fare in fretta e bene”. Per questo è stata convocata anche una riunione urgente con le organizzazioni sindacali e le parti datoriali in cui la Regione conta di poter porre le basi per una collaborazione fattiva all’interno delle aziende così da verificare gli standard di sicurezza presenti e favorire adeguati corsi di formazione.