Alitalia si ferma per un giorno, prima di rimanere a terra, definitivamente, dal 15 ottobre. Dopo la rottura della trattativa con Ita, i sindacati hanno confermato lo sciopero nazionale del trasporto aereo in programma oggi. Non solo i lavoratori Alitalia, anche quelli di altre compagnie aeree hanno aderito alla mobilitazione al fine di ottenere regole di lavoro comuni a tutte le aziende.
Alitalia è stata così costretta a cancellare una serie di voli, sia nazionali che internazionali programmati per oggi. Si tratta di 161 cancellazioni, pari al 62% dei voli in programma. L’ex compagnia di bandiera, che dal 15 ottobre lascerò spazio a Ita, ha attivato un piano straordinario con aerei più capienti per permettere di riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni.
Continuano intanto le manifestazioni dei lavoratori Alitalia: anche oggi, all’aeroporto Fiumicino, sindacati e dipendenti dell’ormai ex compagnia di bandiera hanno protestato contro il programma di assunzioni di Ita. Saranno 2.800 i lavoratori impegnati inizialmente con la nuova compagnia: tutti assunti in modo unilaterale con il regolamento aziendale, senza confronto con i sindacati di categoria.
Questo il motivo principale della rottura tra la newco e i sindacati, che lamentano un taglio degli stipendi, rispetto ai contratti Alitalia, fino al 40%. Ita si difende assicurando che le retribuzioni sono in linea con il mercato, ma la rottura sembra ormai insanabile. Così i segretari generali delle sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno invocato l’intervento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che intanto sta studiando un piano per prorogare di un anno la cassa integrazione per i lavoratori Alitalia che non entreranno inizialmente in Ita.
