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Frosinone, scarico di sostanze inquinanti nel Rio Pioppeto: 3 arresti e sequestro depuratore consortile

Cinque misure cautelari per inquinamento e sequestro di un depuratore consortile nel cassinate. E’ il risultato dell’operazione Acquanera eseguita questa mattina dai militari del N.I.P.A.A.F. del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone.

Sono finiti ai domiciliari l’amministratore delegato, il responsabile impiantistico e il responsabile dell’area tecnica della società che gestisce il depuratore consortile. 

Obbligo di dimora disposto per l’ex project manager e il divieto di dimora per l’ex responsabile dell’impianto di depurazione.  

I campionamenti sugli scarichi nel Rio Pioppeto

I fatti contestati risalgono al 2020-2021, e riguardano la società che gestisce il depuratore consortile, che convoglia i reflui di alcune aziende e comuni del cassinate.

In particolare sono stati svolti campionamenti sul corso d’acqua Rio Pioppeto, nel quale il depuratore scarica i propri reflui, sia presso lo scarico finale dell’impianto a monte e a valle.

Schiume e melme nel fiume

Dagli accertamenti svolti emerge innanzitutto la continua, e significativa, violazione dei limiti tabellari stabiliti per i reflui dello scarico finale del depuratore consortile. I campionamenti a monte e a valle hanno inoltre rilevato fortissime differenze qualitative delle acque del Rio Pioppeto, proprio in riferimento ai parametri riscontrati nel reflui di detto scarico. Infine il corso d’acqua era colmo di schiume e melme, spesso accompagnato da forti odori.

Le analisi dell’Arpa Lazio: parametri oltre il limite anche di 2900 volte

In particolare le analisi svolte da Arpa Lazio hanno restituito dei risultati allarmanti. Nel punto di scarico sono stati ripetutamente superati i limiti dei parametri COD (in un caso superiore più di 20 volte il limite), BOD5 (in un caso superiore più di 50 volte il limite), Solidi sospesi (in un caso superiore più di 50 volte il limite), Alluminio (in un caso superiore più di tre volte il limite), Solfiti (superiore anche più di 9 volte il limite), Solfuri (superiore quasi 4 volte il limite).

A valle dello scarico le analisi svolte da Arpa Lazio rilevano una qualità dell’acqua peggiore rispetto a quella a monte dello scarico:  COD (in un caso superiore più di 2440 volte il valore a monte), BOD5 (in un caso superiore più di 2900 volte il valore a monte), Solidi sospesi ( in un caso superiore più di 1470 volte il valore a monte), Alluminio (in un caso superiore più di 1221 volte il valore a monte).

Inoltre, ci sono rilevanti differenze nei valori dei parametri Fosforo totale (in un caso superiore più di 344 volte il valore a monte), Boro (in un caso superiore più di 204 volte il valore a monte), Ferro (in un caso superiore più di 895 volte il valore a monte), Piombo (in un caso superiore di 9 volte il valore a monte), Zinco (in un caso superiore di 100 volte il valore a monte), Azoto ammoniacale (in un caso superiore più di 7 volte il valore a monte) e Rame (in un caso superiore 24 volte il valore a monte).

L’inquinamento e l’inerzia degli indagati

“Le attività tecniche e le indagini – spiega una nota dei carabinieri – hanno dimostrato come la situazione descritta sia ben nota agli indagati. I quali non solo erano informati circa il superamento dei limiti tabellari riguardo gli inquinanti immessi nel corpo recettore Rio Pioppeto, ma anche delle cause dovute alla provenienza di reflui in entrata presso l’impianto in quantità tali da arrecare criticità alla funzionalità del depuratore. In una occasione, infatti, il depuratore si presentava colmo di melme e fanghi, la cui provenienza era dovuta, secondo gli stessi indagati, ad un’azienda che scarica i propri reflui nella rete consortile. In tale contesto si è registrata l’inerzia degli indagati sulle modalità necessarie per evitare che lo scarico dell’impianto inquinasse il fiume”.

Il GIP di Cassino ha così disposto non solo le misure cautelari personali citate, ma ha anche disposto il sequestro del depuratore consortile, affidando la gestione ad un amministratore giudiziario.