Cinghiali che passeggiano e attraversano la strada, che rubano la spesa alle signore all’esterno dei supermercati e che inseguono noti attori intenti a buttare la spazzatura. La questione ungulati a Roma è diventato un problema rilevante. Folkloristico, certo, come segnala la viralità dei video diffusi sui social, ma con accezione negativa del termine. L’ultimo avvistamento è di ieri: tredici cinghiali ripresi a spasso in zona Trionfale, il quartiere più colpito dalla presenza dei cinghiali per la vicinanza con la riserva dell’Insugherata, intenti in un confuso slalom fra le auto nel traffico.
Negli ultimi anni le segnalazioni sono aumentante regolarmente. Comune e Regione fanno scaricabarile. Per il Campidoglio spetta alla Pisana “gestire la fauna selvatica”; a sua volta la Regione accusa il Comune sulla manutenzione delle aree verdi e sulla gestione dei rifiuti, che attraggono gli ungulati nelle strade cittadine.
Al netto delle competenze, il problema cinghiali è una questione da risolvere perché riguarda tre aspetti: la sicurezza dei cittadini, i danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica e la promozione – in previsione futura – di buone pratiche nella gestione faunistica venatoria, finora caratterizzata da approcci sbagliati e di corto respiro.
