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Roma, gruppo no mask picchia negoziante davanti a moglie e figli: aveva negato l’ingresso senza mascherina

Un momento dell'aggressione

Picchiato, minacciato e rapinato perché ha negato l’ingresso nel negozio senza mascherina. E’ successo lo scorso giugno a Roma in zona stazione Trastevere.

Il commerciante un 33enne cinese insieme alla moglie e due figli piccoli stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro quando si è trovato davanti quattro uomini e una donna, pronti a vendicarsi per il torto subito.

Qualche ora prima infatti il gruppo era stato invitato ad uscire dal negozio di elettronica in Circonvallazione Gianicolense perché senza mascherina. E’ iniziata così una discussione condita di insulti e minacce, ma nulla più.

La spedizione punitiva

Una calma apparente perché i quattro decidono che all’uomo serve una lezione. Attendono quindi la famiglia in piazzale Flavio Biondo e accerchiano e colpiscono l’auto dove erano saliti i bimbi di 3 e 7 anni. Poi affrontano il padre che cerca di difendersi ma viene picchiato dal branco che gli spacca il naso e quindi minacciano il 33enne con un taglierino per farsi consegnare uno smartwatch e gli auricolari del telefono. Tutta la scena è stata però ripresa dalle telecamere di sorveglianza, immagini che hanno permesso ai Carabinieri di identificare i responsabili. Un 44enne romano, una donna di 30 anni senza fissa dimora e un 30enne afghano: tutti con precedenti. Finiti in carcere, accusati, a vario titolo, di rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate in concorso e porto abusivo di armi. Ancora ricercato il quarto aggressore che nel frattempo è fuggito all’estero.