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Rave party Valentano, dal proprietario dei terreni Camilli richiesta danni per 1 milione

Danni a capannoni e mezzi, staccionate distrutte, furti di gasolio, latte, attrezzature e non solo. Un’azienda agricola messa in ginocchio dal tristemente celebre rave party di Valentano, e ora il proprietario Piero Camilli annuncia una richiesta di risarcimento milionaria.
Su quel terreno, infatti, 40 anni fa l’imprenditore e sindaco di Grotte di Castro, noto anche per la presidenza delle squadre di calcio del Grosseto e della Viterbese, aveva realizzato l’azienda produttrice di latte e carni, con centinaia di bovini e migliaia di pecore. Molte di queste, sono state uccise dai cani dei frequentatori del party della discordia.
Camilli non ci sta, e chiede un milione di euro al ministero dell’Interno per i danni sul terreno e l’azienda di sua proprietà. L’ipotesi è che si poteva e si doveva intervenire. Ma il ministro Lamorgese è sotto attacco anche dalla politica: Lega e Fratelli d’Italia presentano un’interrogazione parlamentare per scoprire la verità sul rave party e capire se il dicastero era a conoscenza dell’evento. Questo dopo che il quotidiano La Verità in settimana ha lanciato la bomba: i camper sarebbero stati intercettati prima dell’arrivo nel terreno di Camilli, e quindi il rave party non sarebbe stato del tutto inaspettato.