A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. E a Roma non sono in pochi, memori della massima andreottiana, a volerci vedere chiaro sulla strana coincidenza fra lo spettacolo pirotecnico alla rotonda di Ostia e la cena elettorale di Virginia Raggi. L’ipotesi messa in campo ormai da tutte le opposizioni è quella che i fuochi d’artificio, pagati dai cittadini, siano stati consapevolmente usati come piacevole cornice per tirare acqua al mulino del movimento 5 stelle. E così dopo le polemiche, un’interrogazione in Municipio e in parlamento, e una lettera al Prefetto, adesso arriva anche un esposto alla Corte dei Conti. A presentarlo è Dario Nanni di Azione, partito di Carlo Calenda, che ha chiesto spiegazioni chiare dagli esponenti grillini. Intanto, l’evento di domani è arrivato e il consigliere pentastellato Paolo Ferrara ha spiegato: “il luogo della cena è a 400 metri dallo spettacolo pirotecnico, siamo contati e in un ristorante al chiuso.” Precisazioni che però non hanno convinto le opposizioni.
