Con un atto di esposto denuncia depositato in Procura dalla Lega, si apre la strada per indagare sull’emergenza rifiuti della Capitale. Si parla di un “pericolo di epidemia”, di “inquinamento ambientale” e di omissione di atti d’ufficio da parte dei responsabili del servizio, il tutto accompagnato anche da una petizione popolare per sostenere l’esposto. Si prova così a scongiurare l’emergenza rifiuti a settembre, aggravata anche dall’arrivo della settimana più calda dell’estate.
La questione si fa ancora più urgente a seguito della chiusura della discarica di Albano da parte della Asl Roma 6 e il blocco degli impianti per il trattamento meccanico. Una nuova riunione ha messo ieri al centro del tavolo la questione della crisi degli impianti, definiti insufficienti per poter gestire la quantità di immondizia proveniente dalla Capitale. Il primo cittadino di Albano chiarisce che la Asl ha bloccato i conferimenti perché i rifiuti in discarica avevano anche plastica e pneumatici, mentre Ama fa riferimento ad un blocco legato alla sicurezza dei lavoratori, come spogliatoi e aria condizionata.
Intanto cumuli e cumuli di rifiuti continuano ad invadere le strade e i marciapiedi della Capitale, portando la città verso una crisi igienico sanitaria. Per questo si ritiene necessario l’intervento del Ministero dell’Ambiente e Ministero della Salute.