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Pomezia un progetto d’avanguardia per la ricerca e lo sviluppo del verde pubblico

Gli alberi sono organismi viventi e pertanto suscettibili ai cambiamenti climatici, alle incidenze delle radiazioni solari ed anche dei moti ventosi ora, sarà possibile, ad ogni secondo ricevere un “battito” che segnale il loro vitalismo

Il sistema sperimentale di monitoraggio dei principali fattori ambientali consente di tenere sotto controllo, senza invasività, le alberature in risposta alle varie sollecitazioni climatiche. Di questo si è discusso accuratamente a Pomezia, con molta partecipazione, nell’Aula consiliare del Municipio ed è stato presentato avant’ieri: il progetto BLEforGreen. Si tratta di un sistema di monitoraggio e gestione del verde pubblico realizzato da Hassisto, uno spin-off del CNR, ed utilizzato in Città dalla società Flora Napoli.

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BLEforGreen è un progetto di ricerca che mira a monitorare le alberature in maniera continua e costante utilizzando sensori a basso costo: una rivoluzione nella gestione del verde pubblico, che consente di ottimizzare gli interventi, prevenire situazioni anomale della crescita dell’albero, efficientare le attività di irrigazione e verificare gli impatti degli eventi metereologici.
Pomezia è la prima Città a sperimentare questa nuova metodologia – così il Sindaco Adriano Zuccalà (in foto)SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS ed è un ulteriore passo avanti nella gestione del verde pubblico, centrale nell’operato della nostra Amministrazione: dal censimento del verde, alla messa a dimora di alberature autoctone fino ai progetti di parchi pubblici dotati di tecnologie smart”.
Procediamo spediti verso una visione di Città smart e verde– ha aggiunto l’Assessore Giovanni Mattias – con l’installazione dei primi 500 sensori sulle nostre alberature che trasmettono, con tecnologia wireless, milioni di dati al giorno, saremo in grado di avere informazioni preziose per limitare eventi dannosi come le cadute improvvise degli alberi e programmare interventi ad hoc”.
“La ricerca – ha spiegato l’ing. Magliulo, ricercatore del CNR e fondatore di Hassisto Srl – si fonda sull’applicazione delle stesse metodologie che si usano in medicina per il monitoraggio domiciliare dei pazienti cronici, per ottenere in maniera semplice e intuitiva le condizioni di un albero, come cresce, come varia la temperatura alle radici e alla chioma, come si modifica la sua inclinazione, come reagisce alle sollecitazioni esterne”.
“Con il progetto “BLEforGreen” – ha detto la dott.ssa Vincenzi dell’Unità Valorizzazione della Ricerca del CNR – Hassisto inaugura a Pomezia una nuova era della gestione del verde pubblico sia in termini di innovazione tecnologica sia in termini di prospettiva culturale, con un’amministrazione comunale pienamente allineata alle politiche europee in ambito green e sempre più orientata verso la realizzazione di una smart city”.
“Il verde urbano assume il ruolo fondamentale di spazio pubblico e di ridefinizione degli spazi esistenti nelle Città – ha concluso il dott. Di Girolamo di Flora Napoli – Un’area verde sicura e monitorata è uno spazio restituito alla cittadinanza: il nostro obiettivo è utilizzare queste nuove tecnologie per rendere il monitoraggio e quindi la gestione del verde pubblico sempre più intelligente”.  Guarda il video: www.youtube.com/watch?v=xgRma40oQMo  “Le aree verdi che verranno monitorate in questa prima fase, sono quelle che ricadono in adiacenza della sede comunale di Piazza Indipendenze e la sede comunale ubicata in Selva dei Pini. A seguito dell’installazione, su una piattaforma web saranno visibili in maniera grafica tutti i dati provenienti dal singolo sensore associato all’entità monitorata, le cui informazioni riguardanti le sollecitazioni ricevute dall’albero e l’inclinazione del fusto o dei rami monitorati consentiranno di seguire la vita dell’albero a scopo manutentivo e di ricerca. I dati, dopo l’avvio del sistema saranno visibili su un sito per il beta testing del software. Obiettivo del sistema è soprattutto quello di riuscire ad accumulare una serie di dati per periodi lunghi e di metterli a disposizione per vari scopi, anche per ricerca in collaborazione con Università, Enti di Ricerca e Scuole del territorio. Il sistema è stato progettato in modo da poter funzionare “in totale autonomia”, la caratteristica di collegamento senza fili e le batterie a lunga durata (circa un anno), consentono di minimizzare le attività manutentive”.