
Corrono insieme, veloci e parallele. La variante Delta e le vaccinazioni. Nel Lazio è un testa a testa apertissimo e si gioca su due fronti. Il primo è stato confermato ieri da uno studio del Seresmi, che ha analizzato l’andamento della pandemia. Il risultato non sorprende, ma conferma che ormai nel Lazio la variante Delta è predominante.
Tocca l’80,9% dei positivi della Regione, il 92,7% dei quali non è vaccinato o è coperto da una sola dose. La nuova variante corre veloce, ha preso il sopravvento e ha contribuito all’innalzamento dell’indice Rt, che nel Lazio ha toccato quota 2. Anche i nuovi casi sono in aumento, ma rimangono stabili le ospedalizzazioni, ancora ampiamente entro i limiti della zona bianca.
Merito anche delle vaccinazioni, che il prossimo 2 agosto, nel Lazio, dovrebbero toccare la soglia del 70% della popolazione adulta. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità laziale, Alessio D’Amato: “Saremo la prima Regione a centrare l’obiettivo. In anticipo rispetto a quanto avevamo programmato”, ha detto.
L’effetto Green Pass ha impresso l’accelerata decisiva. La Regione contava di raggiungere quota 70% entro l’8 agosto, ma il discorso del premier Draghi sul certificato verde ha spinto centinaia di migliaia di persone a prenotare il vaccino in pochi giorni. Ad oggi il 67% della popolazione adulta ha ricevuto la doppia dose di vaccino, entro lunedì la percentuale dovrebbe arrivare al 70%. Quota ancora lontana tra i giovani, che ad oggi rappresentano oltre l’80% dei nuovi positivi.