Libertà per il leader del movimento indipendentista del popolo indigeno del Biafra, Nmandu Kanu, e indipendenza dalla Nigeria. Con queste richieste i membri comunità italiana del Biafra, regione a sud-est della Nigeria, si sono radunati davanti all’ambasciata britannica di Roma per protestare contro il governo di Abuja, capitale del Paese dell’Africa occidentale, e chiedere l’intervento delle Nazioni Unite, dell’Unione europea e del Regno Unito, che ha riconosciuto piena indipendenza nel Paese nel 1960.
La principale ragione della protesta è l’arresto, avvenuto a fine giugno in Kenya, di Kanu, leader del movimento secessionista, e la sua estradizione in Nigeria dove oggi inizia il processo nei suoi confronti con le accuse di tradimento e terrorismo.
I suoi legali accusano le autorità nigeriane di “rapimento di Stato”. Kanu possiede il passaporto britannico e per questo i manifestanti chiedono al governo di Londra di intervenire attivamente per la liberazione o quantomeno “un’estradizione legale” del leader dell’indipendenza del Biafra.
