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Covid, paura per la variante Delta dopo gli EURO 2020 di martedì sera. Sileri: “È ancora presto per il tana libera tutti”

Dopo gli assembramenti di martedì sera, la paura per la variante Delta cresce. Misure più restrittive anche di fronte ai maxi-schermi.

Persone scese in piazza senza mascherina, folla con assembramenti, caroselli con le auto. Queste sono le scene che si sono viste nella serata di martedì quando l’Italia ha battuto la Spagna ai rigori. L’entusiasmo alle stelle, che però, seppur comprensibile, peserà sul numero di contagi già dalla prossima settimana.

Si definisce preoccupato Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, per la natura più contagiosa della variante Delta. “È ancora presto per il tana libera tutti” dice Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute che suggerisce di adottare misure per il distanziamento anche davanti ai maxi-schermi per garantire almeno un minimo di protezione collettiva.

Per evitare che gli sforzi fatti fino ad oggi risultino vani, prudenza e controllo sono necessarie in questo periodo. Ancora troppi ultrasessantenni non protetti e troppi italiani con una sola dose. Il governo sta pensando ad una maggiore prudenza sul tema delle riaperture delle discoteche, assieme al Comitato Tecnico Scientifico che sta aspettando di valutare la situazione in base a come si evolveranno i nuovi contagi e i ricoveri ospedalieri.

Nel frattempo uno studio è stato pubblicato sulla rivista Natura, da cui emerge che la variante Delta riesce a sfuggire parzialmente agli anticorpi generati da un’infezione da virus SarsCov2 o con una sola dose di vaccino.