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Roma, perdite di 2,5 miliardi per bar e ristoranti: da maggio leggera ripresa

34 miliardi di euro di perdite, circa il 36% dell’intero fatturato annuo del settore; 2,5 miliardi solo a Roma: questi i numeri preoccupanti che fotografano la situazione del settore della ristorazione durante il periodo di pandemia. Li hanno elencati il Presidente di FIPE Confcommercio Roma, Sergio Paolantoni, e il Direttore Luciano Sbraga, in una conferenza al Ristorante Circo in Via dei Cerchi.

Nel 2020 sono state 9.000 le imprese avviate, 4.000 in meno rispetto al 2019, quelle cessate poco più di 22.000, per un saldo in negativo di 13.000 imprese. Un dato rispecchiato anche dalla perdita di occupazione pari a 243mila dipendenti: 24mila solo a Roma, di cui 15mila assunti con contratto indeterminato. Un dato su cui, secondo Paolantoni, c’è da riflettere: “E’ una grande perdita perché per noi il capitale umano è fondamentale. Di questo do la colpa al sistema, perché è un patrimonio professionale che va conservato e dovrebbero aiutarci a formare nuovo personale”.

Il mondo della ristorazione si aggrappa a un dato incoraggiante: da maggio, quando i ristoranti hanno potuto riaprire, si è registrato un incremento delle entrate rispetto allo stesso periodo del 2020: “Il dato positivo è che c’è una ripartenza – ha detto Paolantoni a Radio Roma – abbiamo già registrato un più 10% rispetto al 2020. Siamo ancora lontani dal fatturato del 2019 ma siamo fiduciosi”.

Decoro, pulizia e sicurezza, sono questi i punti da cui Paolantoni, Presidente FIPE, vuole ripartire. E tra i temi sotto osservazione c’è anche quello che definisce la ‘mala movida’: “E’ causata da un eccesso di alcool, consumato perlopiù da minorenni, che lo acquistano nei distributori o in supermercati senza controlli. Questo deve finire”.