Home NOTIZIE CRONACA Roma, manifestazione polizia penitenziaria: “Basta aggressioni”

Roma, manifestazione polizia penitenziaria: “Basta aggressioni”

"Il carcere non interessa a nessuno", la denuncia di Donato Capese, segretario generale Sappe

Roma, manifestazione polizia penitenziaria

Dopo il crescendo di aggressioni nelle carceri contro la polizia penitenziaria, lavoratori e sindacato di categoria sono scesi in piazza per protestare contro le “continue violenze di detenuti a danno dei poliziotti” e per criticare la ministra di Giustizia che “non si costituisce parte civile contro i reclusi che aggrediscono gli agenti penitenziari”.

Capece, segretario Sappe: “Basta aggressioni”

“Basta aggressioni e violenze continue da parte dei detenuti nei confronti della polizia penitenziaria – ha detto Donato Capece, segretario generale Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria) – Ma siamo qui soprattutto per protestare contro la politica di abbandono nei confronti delle forze di polizia. Un ministro non può costituirsi parte civile contro i suoi poliziotti penitenziari”.

Vigilanza dinamica

Non solo aggressioni. Alla manifestazione, che si è svolta a Roma davanti alla sede del ministero di Giustizia, il Sappe ha criticato la cosiddetta vigilanza dinamica e la “custodia aperta”, sistemi di fare sorveglianza, adottati otto anni fa, che prevedono “l’apertura delle celle per i soggetti detenuti in media e bassa sicurezza per almeno otto ore al giorno, la possibilità per gli stessi di muoversi all’interno della propria sezione”, e il controllo non più statico degli agenti sulla popolazione detenuta, ma piuttosto “incentrato sulla conoscenza e l’osservazione della persona reclusa” (Fonte Antigone).

Nuove assunzioni e rinnovo contrattuale

Tra le richieste degli agenti penitenziari “un rinnovo contrattuale dignitoso e l’assunzione di poliziotti” per colmare la “grave carenza di organico”. “Il carcere – ha concluso Capece – sembra non interessare a nessuno nonostante i tanti problemi: sovraffollamento, sicurezza e ordine pubblico al suo interno”.