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Roma, armato di coltello minaccia passanti alla stazione Termini: agente gli spara alle gambe

In poche ore aveva devastato quattro chiese del centro storico di Roma non risparmiando però neppure il centro islamico dell’Esquilino sul quale aveva lanciato diverse bottiglie e ferito l’imam.

Dal 2016 ne ha combinate tante Ibrahim Ahmed, 44enne pluripregiudicato di origine ghanese, fermato più volte anche vicino a San Pietro per resistenza e minacce dopo aver offeso i religiosi.

Far West davanti alla stazione Termini

L’ultima sabato sera in via Marsala dove dopo aver tentato una rapina ha scatenato il panico correndo intorno alla stazione armato di coltello. Lì davanti a uno degli ingressi di Termini è stato accerchiato da agenti della Polfer e militari costringendo un poliziotto a fare fuoco per fermarlo.

Le testimonianze dei cittadini che, casualmente, hanno assistito alla scena, ha contribuito alla ricostruzione dei fatti. Anche attraverso filmati amatoriali che, raccolti dalla Polizia, sono al vaglio della Magistratura.

La ricostruzione della Questura

Tutto è iniziato sabato scorso alle 19:20, quando è arrivata al Centro Operativo della Polizia Ferroviaria la segnalazione di un uomo straniero che, armato di coltello, stava minacciando gli utenti della stazione Termini.

L’uomo è stato immediatamente rintracciato dai poliziotti all’esterno dello scalo ferroviario in via Marsala, mentre brandiva un coltello da cucina di grosse dimensioni.

Nonostante i numerosi inviti degli agenti a calmarsi, il 44enne ha iniziato ad aggredire con scatti repentini ed incontrollati, i poliziotti . E’ iniziata quindi un’opera di contenimento, per tutelare l’incolumità dei passanti che in quel momento si trovavano nella strada.

Il poliziotto costretto a sparare

“Percepita l’imminenza di una nuova aggressione un operatore è stato costretto ad utilizzare l’arma in dotazione e ad esplodere un colpo in sicurezza, indirizzandolo agli arti inferiori per interrompere l’azione pericolosa” spiega la Questura di Roma.

L’individuo, con numerosi precedenti di polizia per atti di violenza contro le persone, è stato così disarmato. E’ stato poi immediatamente soccorso e trasportato presso l’Ospedale Umberto I, dove è tuttora piantonato in stato di arresto per tentato omicidio, porto abusivo d’arma, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.

Accertamenti sulla nazionalità e la mancata espulsione

Sulla posizione del cittadino straniero, irregolare sul territorio italiano, sono emerse difficoltà legate all’attribuzione della nazionalità. Dovute alla mancata conclusione delle procedure di riconoscimento presso le Autorità Consolari del Gambia, Costa d’Avorio, Nigeria e Ghana avviate nel 2017 che hanno reso non eseguibili le procedure di espulsione a suo carico.

I precedenti

In passato il 44enne aveva danneggiato statue sacre presenti in alcune Chiese di Roma, manifestando poi ai poliziotti odio nei confronti della religione cristiana. Inoltre, ad aprile 2020 , era stato sorpreso più volte in piazza San Pietro e denunciato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e per offesa a una confessione religiosa. Infine nel giugno di quest’anno è stato nuovamente denunciato per danneggiamento e lesioni per il lancio di bottiglie contro il centro islamico di Via San Vito: circostanza in cui è rimasto ferito anche l’imam.