Pochissimi sono gli stranieri che prenotano in Italia. Solamente il 15% delle camere a Roma e a Firenze risultano occupate ad inizio giugno. “Croazia, Grecia e Spagna sono più avanti di noi sul green pass”, commenta il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca.
Anche gli stessi italiani sono tornati a prenotare all’estero abbandonando quello che è stato definito turismo di prossimità. Uno dei settori più colpiti della pandemia sembra avere la strada in salita per la ripresa. A complicare la situazione è l’obbligo di effettuarsi il tampone per chi viene dalla Russia e una fetta importante della spesa turistica in Italia proviene proprio da Mosca.
Se non ci sarà un cambio di prospettiva i tempi molto breve, il settore turistico subirà un’enorme perdita di fatturato, con risultati che si potranno rilevare addirittura peggiori di quelli del 2020.