Entrare in un mercato per delle faccende quotidiane e ritrovarsi a leggere i grandi classici della letteratura italiana e internazionale. È l’obiettivo di “e-lov, leggere ovunque“, un progetto inaugurato questa mattina al Mercato della Magliana, zona Sud-Ovest della Capitale, per avvicinare anche i non lettori abituali ai piaceri letterari nei luoghi non propriamente dedicati alla cultura.
“Quest’iniziativa rappresenta un’opportunità per i residenti del quartiere e la realizzazione di quella che è l’idea del mercato dell’amministrazione Raggi – spiega Andrea Coia, assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, presente all’inaugurazione – Un mercato vissuto in chiave sociale, culturale ed economica grazie alle idee degli operatori, dei presidenti dei mercati e del lavoro di Roma Capitale”.
Come funziona
Progettata dal Forum del libro e dall’associazione Liber Liber in collaborazione con Roma Capitale, la biblioteca digitale contiene centinaia di opere fuori diritto. Per leggerne una basta selezionare il Qr Code del testo scelto, inquadrarlo con il proprio smartphone o tablet e scaricare l’ebook gratuitamente.
“È un modo per avvicinare chi legge poco o saltuariamente – sottolinea Maurizio Caminito, presidente Forum del libro – per portare fuori i libri dai luoghi classici, quali biblioteche, librerie e scuole e per far incontrare per strada le opere letterarie. Leggere ovunque, come recita lo slogan di questo progetto”.
Cibo e cucina
L’iniziativa, nata a Tor Bella Monaca nel febbraio scorso e già operativa sulle linee Atac, consiste in una biblioteca digitale, libera e aperta a tutti i fruitori del mercato, che per l’occasione ha aperto una sezione di libri sulla gastronomia dal titolo “Cibo e cucina”. In totale saranno 22 i mercati capitolini che prenderanno parte al progetto “e-lov, leggere ovunque”.
Non solo libri
“Questa è una delle tante iniziative presenti nel Mercato della Magliana – precisa Alberto Rendina, ex presidente dell’Ags del mercato – ci sono la raccolta Pet, la macchinetta dell’acqua, l’ufficio anagrafico, la posta. Tutto ciò offre dei servizi a un quartiere che, senza i quali, sarebbe diventato un quartiere dormitorio”.