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Bar e ristoranti, i clienti tornano all’interno dei locali: le emozioni della ripartenza

Un piccolo gesto quotidiano che sa di ritorno alla normalità. Da oggi il caffè può essere preso anche al bancone. L’Italia ritorna alle vecchie abitudini: pranzi e cene anche al chiuso, colazione al bar, anche dentro. Le novità riguardano sia le Regioni in zona gialla che quelle in zona bianca. L’unica differenza sta nell’orario del coprifuoco da rispettare per le zone in giallo.

“Siamo contenti, noi e i clienti. E’ un piccolo passo verso il passato – dice il proprietario di un bar a Piazza a Bologna – Negli occhi dei clienti ho visto rilassatezza. Senza la necessità di prendere e portare fuori, questo trasporto quotidiano che siamo abituati a vedere rallenterà”.

Anche i ristoranti si preparano ad accogliere i clienti anche all’interno del locale. Rimangono le solite restrizioni: distanza, mascherine e divieto di assembramenti, ma on vale più il limite di 4 persone per tavolo. Tra i ristoratori è viva l’emozione per il ritorno dei clienti nei tavoli all’interno, ma c’è chi si sente ancora danneggiato dall’ultimo periodo di restrizioni: “Abbiamo buone sensazioni per questo ritorno, anche perché ne sentivamo il bisogno sia a livello emotivo che economico. Ci hanno messo in mezzo a una strada, non per colpa del governo, ma anche loro hanno contribuito con la loro incertezza”.

In strada ci sono anche i tavolini che dal 26 aprile hanno ospitato i clienti all’aperto. Troppo pochi per la proprietaria dell’osteria da Mamma, che non ha potuto sfruttare anche le aree di sosta sulle strisce blu come altri locali della zona: “Ci siamo sentiti penalizzati perché ad alcuni locali è stato permesso di avere pedane enormi e a noi, che siamo anni e anni che siamo qui, ci hanno permesso di mettere solo quattro tavolini per strada”.