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Donne, complice il ‘body shaming’, l’85% delle giovanissime si dichiara insicura del proprio aspetto fisico

In Italia una donna su due rivela di essere incappata almeno una volta nel vergognoso ‘body shaming’, un fenomeno deplorevole per il quale si sta lavorando affinché venga sensibilizzato sia in famiglia che nelle scuole. Il 73% delle donne intervistate ha infatti riferito di aver assistito – direttamente o non – ad odiosi episodi di discriminazione.

Donne: l’aspetto fisico e l’orientamento sessuale rappresentano spesso ‘un problema’

Tra le motivazioni più diffuse torna prepotente l’aspetto fisico (57% del campione ma 66% tra le giovani), seguito subito dopo dall’orientamento sessuale (32% del campione).

E’ quanto rivela un’apposita ricerca realizzata dall’Istituto di Ricerca Eumetra per Kérastase che, indagando sul ‘body shaming’ (ancora più diffuso della discriminazione legata all’orientamento sessuale), ha deciso di rivolgersi alle donne italiane cercando così di approfondire le tematiche legate all’autostima e alla libera espressione di sé e della propria diversità. Ebbene, ne è uscito che ben l’85% delle donne italiane, nello specifico nella fascia tra i 18 e i 24 anni, si dichiara insicura a causa del proprio aspetto fisico mentre (aspetto comunque ‘preoccupante’), il 68% affida la propria autostima al giudizio degli altri.

Donne: carattere, relazioni sociali, lavoro ed istruzione gi elementi che ‘rincuorano’

Certo fa effetto apprendere che, specialmente fra le più giovani, pur essendo fiere della propria personalità, individuano invece nell’aspetto un elemento di insicurezza. Tuttavia ‘consola’ sapere che la maggior parte delle donne italiane (il 96%), trova se un altro un elemento di soddisfazione di sé, ma al di fuori dell’aspetto fisico. Gli elementi citati coincidono essenzialmente negli aspetti caratteriali della propria individualità, come ad esempio il carattere (il 52% se ne ritiene soddisfatta), le relazioni personali e sociali (53%), o il lavoro e l’istruzione (45%).

Donne: i social ed il giudizio altrui condizionano e determinano la propria autostima

Come dicevamo però. A ‘soffrire’ maggiormente il proprio aspetto fisico è la fascia delle giovanissime (18-24 anni), l’85% delle quali non amano il proprio corpo. Una sensazione comunque diffuse che se estesa alla media nazionale in rosa tocca il 70%. La ‘non accettazione’ palesata dalle più giovani verte però su un ‘metro di giudizio’ abbastanza discutibile come il mondo dei social, dove l’influenza dei canoni estetici ‘imposti’, ne condiziona ben il 69%. Circa la metà invece, il 42%, afferma di non sentirsi ‘accettata dalla società in cui vive’, e dunque finisce per affidare la propria autostima al giudizio degli altrui (su una media del 58%, lo pensa il 68% delle giovani).

Donne: se da una parte ‘condannano’, dall’altra i social a volte sono d’aiuto

Ma non è solo ‘disastro’ il mondo dei social. Ad esempio 6 donne su 10 hanno raccontato che condividendo la propria esperienza, confrontandosi con alte donne, hanno in parte mitigato alcune insicurezze legate all’accettazione di sé. Dunque a ben vedere, se da una parte i social possono ‘incutere’ timore rispetto alla propria ‘apparenza estetica’, dall’altra – rivela l’85% delle ragazze tra i 18 e i 24 anni – sono spesso d’aiuto al superamento delle proprie insicurezze.

Donne: scuola e famiglia i luoghi da dove partire per arginare il ‘body shaming’

Dunque il ‘body shaming’, in che modo si può arginare questo orribile fenomeno? Come dicevamo, il 54% delle intervistate ritiene che si debba iniziare dal contesto familiare, che dovrebbe sensibilizzarsi all’argomento con rispetto ed educazione. Ma anche la scuola, secondo il 37% delle giovanissime, ha un delicato ruolo di sensibilizzazione. Del resto le statistiche confermano che proprio qui le giovanissime vengono a contatto con la percezione che gli altri hanno nei loro confronti.

Donne, la manager di Kérastase Italia: “Limitate nella propria accettazione”

Come rivela la General Manager Kérastase Italia, Ana Mesquita, “L’indagine Eumetra ci ha restituito una fotografia delle donne ancora fortemente limitate nella propria accettazione, soprattutto le più giovani. E ci ha confermato quanto i social, se da un alto ci impongono dei canoni di bellezza perfetta e spesso irraggiungibile, dall’altro possono essere potenti alleati per il superamento di alcune barriere, grazie alla condivisione delle proprie esperienze“.

Donne: ecco le tre testimonial scelte per la campagna contro il ‘body shaming’

Per questo, prosegue la manager, “sono state scelte tre donne forti e consapevoli del proprio valore per raccontare la propria esperienza sui social: sono l’influencer Paola Turani, l’inviata de Le Iene Veronica Ruggeri e la campionessa italiana capitana della nazionale femminile di calcio Sara Gama”.

Il video, davvero interessante, è visibile al link: ManifestYourGreatness https://www.vanityfair.it/beauty/capelli/2021/05/17/paola-turani-veronica-ruggeri-sara-gama-diverse-uniche-e-consapevoli-del-proprio-valore-capelli-kerastase

Max