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Roma, manifestazione contro obbligo vaccinale

In Italia quasi venti milioni di persone hanno ricevuto almeno la prima dose del vaccino e oltre otto milioni di persone, quasi il 15% della popolazione, hanno completato il ciclo vaccinale. Un nuovo studio dell’Iss sull’efficacia dei vaccini ha rivelato che, 35 giorni dopo la prima dose, il rischio decesso per Covid cala del 95%, il rischio ricovero del 90% e quello di contrarrei il Sars Cov 2 dell’80%.

Nonostante i dati incoraggianti, si è svolta nel pomeriggio di oggi a piazza Bocca della Verità, a Roma, una manifestazione contro l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori della sanità pubblica e privata, previsto dal decreto legge n. 44 dell’1 aprile 2021.

Non solo obbligo vaccinale: i manifestanti hanno protestato anche contro le altre misure imposte dal governo per contenere la diffusione del virus, quali il coprifuoco, mascherine, la chiusura delle scuole e le restrizioni a spostamenti e viaggi e green pass.

“Chi si vuole vaccinare è giusto che lo faccia, mentre chi non vuole o ha paura è giusto che sia libero di scegliere”, ha detto una manifestante in una frase che riassume il pensiero di gran parte dei presenti.

Luca Teodori, segratrio M3V: “Obbligo mai legittimo”

A organizzare la protesta il movimento politico 3V, ovvero vaccini vogliamo verità, da tempo contro quella che ritiene “una pericolosa deriva autoritaria che si sta realizzando” in questo periodo di emergenza sanitaria.

“L’obbligo non è mai legittimo”, spiega Luca Teodori, segretario del Movimento 3V. “La libertà di scelta è sempre il primo valore. La situazione si aggrava ancora di più nel momento in cui si va a colpire gli operatori sanitari, quelli che erano gli eroi fino a pochi mesi fa. Oggi sono diventati degli untori e degli irresponsabili: una narrativa assolutamente da rigettare”.

“Introdurre l’obbligo su dei vaccini sperimentali – ha proseguito – è preoccupante […]. Per noi è un assurdo scientifico e democratico. No, mai, ad alcun obbligo. Qualunque esso sia”.

“Noi siamo contro qualsiasi trattamento sanitario obbligatorio – ha chiosato Teodori – La libertà di scelta nei temi della salute è sacrosanta e tutelata dalla Costituzione e non ci può essere nessuna pseudo-emergenza o emergenza più o meno reale che possa giustificarne un superamento”.