Home NOTIZIE ATTUALITÀ Cassino, operazione Dirty Cash: imprenditore da strozzino a vittima di usura

Cassino, operazione Dirty Cash: imprenditore da strozzino a vittima di usura

Passare da carnefice a vittima: succede anche questo nei tempi difficili segnati dalla pandemia, capace di mettere in crisi qualunque attività, lecita o meno, abbracciando anche la pratica dell’usura.

Succede a Cassino, dove la Guardia di Finanza ha avviato l’operazione Dirty Cash, partendo dalla denuncia di un commerciante che sosteneva di essere oggetto di usura da parte di un imprenditore di Caserta.

Lo scenario emerso, in realtà, era capovolto: i finanzieri hanno appurato come l’usuraio fosse a sua volta caduto vittima di altri soggetti ed era quindi alla disperata ricerca di liquidi. Nel complesso, l’imprenditore aveva ottenuto in prestito circa 65.000 euro con l’obbligo di restituirne oltre 172.000 di interessi, con un tasso usuraio del 95%.

Uno degli strozzini pretendeva, inoltre, che il debito fosse saldato mediante la cessione dell’abitazione della vittima, una villa del valore di oltre 800.000 euro, minacciando ritorsioni anche nei confronti dei familiari.

Nell’ambito dell’operazione un 50enne di Casandrino è stato tradotto in carcere e altre due persone, di 60 e 65 anni di Sant’Antimo, agli arresti domiciliari, ritenuti responsabili dei delitti di usura ed estorsione aggravate dallo stato di bisogno, dall’esercizio dell’attività imprenditoriale e dall’utilizzo di armi.