Nel pomeriggio di oggi un centinaio tra infermieri, personale sanitario e cittadini si sono radunati in piazza del Popolo per protestare contro l’obbligo vaccinale. “Libertà, libertà” e “no alla dittatura sanitaria” sono stati gli slogan dei manifestanti, contrari al decreto legge n. 44 del 1 aprile 2021 che, “al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza”, obbliga a vaccinarsi “gli operatori di interesse sanitario”.
Il decreto, infatti, prevede che in caso di rifiuto del vaccino anti Covid-19, l’azienda sanitaria locale ne dia comunicazione al datore di lavoro e all’ordine professionale di appartenenza, con la conseguente sospensione del lavoratore dallo svolgimento di mansioni che implicano “contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio”.
La norma non prevede il licenziamento del lavoratore ma la sospensione della retribuzione “fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale o, in mancanza, fino al completamento del piano vaccinale nazionale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021″. “Inaccettabile”, spiegano alla manifestazione, organizzata dall’Associazione sana e robusta costituzione, criticata nelle scorse settimana dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche.
