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Roma, manifestazione famiglie rom dell’area F di Castel Romano: “Raggi mantenga le promesse”

Manifestazione famiglie rom

“Alcuni sistemati, altri parcheggiati. Nessuno resti indietro!”. Con questo slogan gli abitanti dell’area F di Castel Romano, zona del campo nomadi sulla Pontina sgomberata lo scorso 25 marzo, si sono radunati in Campidoglio per chiedere alla giunta Raggi il rispetto delle promesse fatte.

Alle famiglie sgomberate, infatti, era stato promesso il collocamento nelle case popolari della riserva Erp per l’emergenza abitativa. “Abbiamo avviato una collaborazione con tutte le famiglie che hanno sottoscritto il Patto di responsabilità solidale”, aveva dichiarato la Raggi in seguito allo sgombero del 25 marzo, ovvero “un sostegno temporaneo nei confronti di coloro che si impegnano a trovare un regolare lavoro e mandare i figli a scuola”.

Su tredici famiglie dell’area F, però, solo sei sono state collocate in co-housing nella abitazioni della riserva Erp a disposizione del Comune di Roma. Quattro famiglie sono state inserite in “Covid Hotel”, sottoposte a quarantena (nonostante siano risultate negative ai test) e smembrate (l’ingresso è stato consentito a una solo persona adulta più i bambini). Altre tre famiglie, invece, non hanno ricevuto alcuna sistemazione dopo lo sgombero.

“Il piano Rom – ha spiegato Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio – ha totalmente fallito. Sono stati impiegati diversi milioni di euro per progetti speciali, ma chi vive nei campi è un romano come un altro e non vuole corsie preferenziali. La maggior parte di loro ha fatto domani per le case popolari e ha anche un punteggio molto alto. Il problema è che a Roma da diversi mesi le assegnazioni sono bloccate per motivi burocratici. Basterebbe sbloccare queste assegnazioni e tante di queste famiglie, così come tante famiglie romane, potranno accedere tranquillamente ad un alloggio popolare”.

A queste famiglie è stato promesso “un percorso di inclusione” finora incompleto, un impegno “assunto dall’amministrazione” che “deve tradursi in realtà”, ha spiegato Stasolla.

L’appello delle famiglie è stato consegnato ad Agnese Catini, presidente della commissione Politiche Sociali di Roma Capitale, presente alla manifestazione.