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Medici di base, vaccini col contagocce. Dal 20 aprile (forse) si parte con le somministrazioni anche in farmacia

Nel Lazio la campagna prosegue spedita ma è allarme carenza vaccini. D'Amato: "Se non arrivano, costretti a sospendere le vaccinazioni"

Immagine di repertorio

Mentre nel Lazio procede la campagna vaccinale con un ritmo di circa 25mila somministrazioni al giorno (ieri 27.318), cominciano già a preoccupare eventuali ritardi nelle consegne del secondo trimestre. “Se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di AstraZeneca previsti siamo costretti a sospendere le vaccinazioni”, tuona l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, sottolineando che da qui a fine maggio sono già un milione le prenotazioni effettuate.

Sulla carenza di vaccini arrivano critiche anche da parte dei medici di famiglia. “Sono fermi al palo – lamenta il sindacato di categoria – ricevono dosi di vaccino con il contagocce, con un sistema di distribuzione caotico, spesso arbitrario, senza certezze”.

Dal 20 aprile, però, si dovrebbe partire con le somministrazioni anche in farmacia inizialmente per chi è nella fascia d’età tra i 60 e 55 anni. Il vaccino inoculato sarà quello di Johnson e Johnson, l’unico monodose e facile da conservare, il cui arrivo è previsto per il 19 aprile.

Nel frattempo, però, continua la pressione dei ricoveri sulla rete ospedaliera. Il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è al 40%, nei reparti ordinari al 47%. Dati ben oltre la soglia critica fissata dal governo, rispettivamente al 30 e al 40%.