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Traffico di farmaci per il Parkinson tra Italia e Gran Bretagna: 10 arrestati dai Nas di Latina

Rubavano ricettari nelle strutture sanitarie o negli studi medici di Lazio, Toscana e Lombardia per prendere gratis costosi farmaci e rivenderli sul mercato estero. Sono 18 le misure cautelari eseguite dai carabinieri del Nas di Latina nel blitz scattato all’alba contro un’organizzazione criminale che gestiva un traffico internazionale di farmaci tra l’Italia e la Gran Bretagna. 5 sono finiti in carcere, 5 agli arresti domiciliari e per 8 obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Secondo quanto ricostruito dall’indagine “farmaco viaggiante” il gruppo criminale, ha rubato circa 10mila ricette. Riuscendo in alcuni casi ad esaurire le scorte dei medicinali per pazienti, farmacie e depositi regionali. Farmaci destinati a cure particolari come il morbo di Parkinson e l’epilessia.

Presi a costo zero, i farmaci venivano raccolti nei depositi abusivi, a Sant’Antimo (Napoli), e poi spediti – con corriere – nel Regno Unito. Lì un sodale, già latitante, li reimmetteva nel legale circuito commerciale europeo, attraverso operatori e grossisti del posto. Un giro d’affari di circa 1 milione di euro, cifra indebitamente rimborsata dal Servizio sanitario nazionale alle farmacie.

Al termine dell’operazione che ha visto impegnati oltre 100 carabinieri tra Napoli, Caserta, Avellino, Firenze, Milano e La Spezia sono stati quindi chiusi i canali commerciali con l’estero, sequestrati una parte dei farmaci spediti – 260 confezioni per un valore complessivo di circa 10.000 euro – e recuperate 650 ricette rubate.