Home NOTIZIE CRONACA Roma, manifestazione delle Partite Iva a piazza del Popolo: “Equità sociale e...

Roma, manifestazione delle Partite Iva a piazza del Popolo: “Equità sociale e provvedimenti adeguati”

Associazione Insieme per cambiare: "Non possiamo continuare così, abbiamo bisogno di aiuti importanti"

Manifestazione delle partite iva a piazza del Popolo

Il “popolo” delle Partite Iva scende in piazza. Oggi, mercoledì 10 marzo, prima manifestazione nazionale della categoria a piazza del Popolo, Roma, organizzata dall’Associazione Partite Iva Insieme per cambiare, contro “la perdurante disattenzione dei governi” nei confronti degli oltre 5 milioni di lavoratori autonomi nel Paese. I manifestanti protestano per chiedere che nel prossimo decreto ristori vengano adottati provvedimenti a favore della categoria e “l’erogazione di indennizzi” per coprire le perdite delle chiusure causa Covid.

“Siamo qui in questa piazza per mostrare la rabbia e l’insoddisfazione del popolo delle partite iva – spiega Monica Nale, coordinatrice per il Veneto di Insieme per cambiare – Non possiamo continuare così, abbiamo bisogno di provvedimenti importanti. Quelli che sono stati presi non sono sufficienti per le partite iva. Chiediamo la pace fiscale, un condono non per i soliti furbetti che hanno evaso, ma un accordo per coloro che le tasse le hanno dichiarate e non sono più in grado di pagarle a causa della crisi. Chiediamo ristori adeguati, ammortizzatori sociali e un sostegno per non chiudere”.

“Speriamo che il governo Draghi – racconta una manifestante – sia consapevole di quello che perdono le partite iva e di quello che perde tutta l’Italia con le chiusure delle attività e del commercio. Ce lo auguriamo davvero”.

“In un anno non abbiamo avuto la giusta attenzione”, dice invece Barbara Cannata, referente per la Sicilia di Insieme per Cambiare. “Chiediamo al governo un cambio di rotta rispetto all’esecutivo precedente. È arrivato il momento di ascoltare le nostre richieste e adottare provvedimenti adeguati a favore di questo settore”. “Ancor più del diritto al lavoro – prosegue – noi chiediamo equità sociale“.

Riguardo alla partecipazione allo sciopero, Insieme per cambiare esprime soddisfazione. “Ci aspettavamo meno affluenza – spiega Cannata – convogliare su Roma tutte le parti d’Italia ha dei costi e le partite iva sono alla canna del gas. Fattore distanza, fattore economico e ovviamente l’emergenza sanitaria hanno inciso. Per quanto ridotti allo stremo e senza tutele, i lavoratori autonomi rispettano le normative anti-Covid. Noi titolare di partita iva, soprattutto nel settore della ristorazione, osserviamo tutti i dettami, ma nonostante questo non possiamo lavorare”.