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Pigneto, questione sicurezza. Eva Vittoria Cammerino: “Più rapine, ma le istituzioni stanno reagendo”

La co-fondatrice dell'Associazione Pigneto Pop: "Eccessivo parlare di allerta, ma Comune e municipio potrebbero fare di più"

Via del Pigneto

Tenere alta la guardia, ma eccesivo parlare di “allerta”. Si può riassumere così la sensazione dei residenti del quartiere Pigneto, quadrante est della Capitale, sulla questione sicurezza. Nei giorni scorsi nella zona si sono verificati diversi episodi di rapine, scippi e furti. Fatti che hanno allarmato i cittadini anche se il numero dei reati (lockdown escluso) è costante rispetto agli anni precedenti. Al Pigneto, però, passato negli anni da “quartiere di spaccio” a esempio di integrazione, l’emergenza economica ha colpito duramente diversi settori e gli abitanti si sentono meno al sicuro, come accade anche in altre zone periferiche della città.

“Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un incremento di scippi e rapine anche negli appartamenti – spiega Eva Vittoria Cammerino, co-fondatrice di Pigneto Pop – ma la comunità e istituzioni si sono attrezzate e stanno reagendo. Parlare di allerta è un po’ eccessivo: come comunità e cittadini siamo molto presenti sul territorio e ci sono molte realtà, come Sparwasser, che hanno aperto dei punti per accogliere chi ha bisogno. Sicuramente, però, Comune e municipio potrebbe fare di più”.