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Covid, controlli Nas nei bar degli ospedali: 132 irregolari. Due casi a Roma e uno a Velletri

Mancata sanificazione dei locali e alimenti mal conservati, assenza di disinfettanti per le mani e di cartelli sulle norme anti Covid. Negli ultimi giorni i Nas hanno riscontrato irregolarità in un bar su tre. Non si tratta però di locali su strada, ma dei bar presenti all’interno degli ospedali italiani.

Irregolarità in 132 locali

Le ispezioni condotte nelle strutture pubbliche e private, hanno riguardato 382 tra bar e servizi di ristoro e in 132 casi sono state individuate irregolarità. Dieci i titolari denunciati per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per violazioni della sicurezza dei luoghi di lavoro. 128 invece le sanzioni amministrative, per un totale di 125mila euro.

Criticità anche a Roma e Velletri

Nella provincia di Roma, i Nas hanno rilevato inadeguatezze e criticità strutturali nei bar interni di due ospedali della Capitale. Sanzionato anche un punto ristoro nell’ospedale in Velletri, per mancato aggiornamento del titolo autorizzativo alla ditta che ha in appalto la gestione.

Norme anti Covid

Tra le irregolarità accertate dai Carabinieri dei Nas anche l’inosservanza delle misure di contenimento epidemico. In particolare, in 17 casi è stata rilevata la mancata attuazione di attività preventive alla diffusione del Covid-19. Assenti cartelli indicativi del numero massimo di avventori ammessi nei bar e delle norme di comportamento degli utenti, gel disinfettanti nonché la mancata esecuzione della pulizia e sanificazione dei locali. Irregolarità accertate presso esercizi commerciali di vari nosocomi pubblici e privati a Catanzaro, Paola (CS) e Cosenza, San Severo (FG), Sassari, Macomer (NU), Olbia, Narni (TR), Legnago (VR) e Novara.

Nei casi più gravi è stato constatato il sovraffollamento di clienti nell’esercizio, come accertato a Pietra Ligure (SV) e gravi inadempienze alle restrizioni in materia di contenimento. Provvedimenti sospensivi dell’attività di somministrazione nei confronti di due bar interni agli ospedali di Cefalù (PA) e Licata (AG). Altre sanzioni sono scattate per carenza igienica degli ambienti di preparazione e vendita degli alimenti, la mancata indicazione agli utenti degli allergeni presenti negli alimenti offerti in vendita, particolarmente rischioso in casi di soggetti sensibili e a rischio, e l’assenza di tracciabilità dei prodotti.